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¿LAS NUEVAS TECNOLOGÍAS NOS HACEN DE VERDAD SER LIBRES?
Antes que nada se debe aclarar el concepto "ser libre"; es decir, definiéndolo. Existe la libertad como lo opuesto de ser un esclavo y también como la voluntad de escoger algo entre varias alternativas, donde se incluye no hacer algo, si fuera esto aquello que se quisiera (libre albedrío), pero como un concepto integral nos damos cuenta de poder querer (voluntad) y también de hacer (acción) y como un hijo de esta unión nació la conducta.El filosofo francés Descartes decía: "la comprensión obliga a la libertad" y el filosofo holandés Spinoza también decía en relación a esto: "es libre quien se guía solamente por la razón"; y es por esto que pienso que se deba agregar a la voluntad-acción: la razón. Finalmente, aún falta algo para no ser víctimas de nuestras emociones caprichosas y confundir la libertad con el libertinaje: la responsabilidad, es decir como decía Platón: "no se puede ser libre si se es esclavo de las pasiones". Entonces, es paradójico decir que las nuevas tecnologías nos harán libres de pensamiento através de la relación: imaginación-sueño y al mismo tiempo nos esclavizan el cuerpo; puedo decir que se habla de una simulación de libertad, puesto que dan al individuo un sentido efímero, se lo dan como un placebo. Sin embargo; la simulación de libertad no es un sustituto de ejercitarla, es solamente otra alternativa. Pero no todo me parece gris o bien malo, las nuevas tecnologias son la entrada al mundo de la información, donde dependiendo la habilidad del individuo, podría transformarla en conocimiento. Decir por analogía con una famosa frase que habla sobre el amor: "la libertad es como los fantasmas, todos hablan de ella, pero nadie la ha visto", pero decir una analogía de este tipo sería pesimista, desafortunadamente ya la hice. Serán las alternativas, aquellas que determinarán los límites de la libertad, puesto que las nuevas tecnologías son una alternativa, solamente nos ampliarán nuestras perspectivas. En resumen: "cuando hablamos de libertad, no hablamos ni de voluntad, ni de acción, ni de razón, ni de responsabilidad, mas bien de todas juntas".
Le nuove tecnologie ci fanno davvero essere più liberi?
Prima di tutto si deve chiarire il concetto "essere liberi", cioè, definendolo. Esiste la libertà come l'opposto di essere schiavi e anche come la volontà di scegliere qualcosa tra varie alternative, dove s'include non agire, se fosse questo quello che si vorrebbe (libero arbitrio), ma come un concetto integrale ci rendiamo conto di poter volere (volontà) e anche di fare (azione) e come un figlio di questa unione è nata la condotta.Il filosofo francese Descartes diceva: "la comprensione obbliga alla libertà" e il filosofo olandese Spinoza anche diceva a questo proposito: "è libero chi si guida soltanto per la ragione"; ed è per questo che penso che si debba aggiungere alla volontà-azione: la ragione. Finalmente ancora manca qualcosa per non essere vittima delle nostre emozioni capricciose e confondere la libertà con il libertinaggio: la responsabilità, cioè come diceva Platone: "non si può essere liberi se si è schiavi delle passioni".Allora, è paradossale dire che le nuove tecnologie ci fanno liberi di pensiero attraverso la relazione: immaginazione-sogno e allo stesso tempo ci schiavizzano il corpo; posso dire che si parla di una simulazione di libertà, siccome danno all'individuo un senso effimero, glielo danno come un placebo.Tuttavia la simulazione di libertà non è sostituto di esercitarla, è soltanto un'altra alternativa. Ma non tutto mi sembra grigio oppure cattivo, le nuove tecnologie sono un ingresso al mondo dell'informazione, dove dipendendo l'abilità dell'individuo, potrebbe trasformarla in conoscenza.Dire per analogia con una famosa frase che parla dell'amore: "la libertà è come i fantasme, tutti ne parlano di lei, ma nessuno l'ha vista". Ma sostenere un'analogia di questo tipo sarebbe pessimista, purtroppo l'ho già fatta. Saranno le alternative, quelle che determineranno i limiti della libertà, siccome le nuove tecnologie sono un'alternativa, soltanto c'ingrandiranno le nostre prospettive. Insoma: "quando parliamo di libertà, non parliamo nè di volontà, nè di azione, nè di ragione, nè di responsabilità, anzi di tutto insieme".
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